Diario
17 febbraio 2011
200.000 visite
I blog
vivono anche di traguardi.
Giunto a 50000 visite, ho deciso di
cambiare la natura delle mie pubblicazioni: niente più notazioni
personali. “Al fin della licenza io Tocco” chiudeva, cambiava
veste e diventava “Niente di personale” appunto. Minimo impegno,
qualche recensione, post anti truffe, cose così.
Nonostante ciò, oggi scopro di aver
raggiunto un altro traguardo: duecentomila visite.
Il che mi fa pensare che i blog, in
qualche modo, vivano di vita propria, diventino pagine a disposizione
dei naviganti e se ne freghino di quello che il proprietario decide
per loro.
Sorrido.
A questo punto il progetto è completo;
personalmente, non ho più nulla da aggiungere a questo blog.
Ma nel chiudere questo post è giusto
che dica: grazie a chiunque è passato, ha commentato, ha condiviso con me questo percorso, aperto il 10 gennaio 2008, 3 anni fa quindi. Ci sentiamo a 500.000 visite ;)
blog
iotocco
| inviato da ioTocco il 17/2/2011 alle 17:39 | |
8 dicembre 2010
Fight Club, un libro furbo ma gradevole
Questo libro non è un noir. Non è sadico. Questo libro non è una storia d'amore, non è una storia sul cancro. Non è il copione per un buon film. E non è un capolavoro.  E' un buon libro, però. Di quelli che leggi e poi ricordi. Soprattutto per la struttura narrativa, fatta di tante ripetizioni a mo' di slogan, che entrano facilmente in testa e catturano l'attenzione del lettore più del plot. In questo senso è un racconto furbetto. Ma va bene. "Tu non sei i soldi che hai in banca. Non sei il tuo lavoro. Non sei i tuoi problemi. Tu non sei la tua età". "La prima regola del fight club è che non si parla del fight club. La seconda regola del fight club è che non si parla del fight club". Ma su tutte, io sceglierei questa, che racchiude più delle altre, a mio parere, la filosofia del narratore: "Se sei maschio e sei cristiano e vivi in America, tuo padre è il tuo modello di Dio. E se non hai mai conosciuto tuo padre, se tuo padre prende il largo o muore o non è mai a casa, che idea ti fai di Dio?" Perché è il richiamo ad una generazione X sempre più spaesata e individualista, che trova nel collettivo la perpetuazione della propria solitudine e dell'abbandono; e perché è meglio essere odiati de Dio che trovarsi al cospetto della sua indifferenza.
5 ottobre 2010
Davide Enia, ITALIA - BRASILE 3 A 2
Libretto gustosissimo, che ripercorre la mitica sfida, descrivendo un quadretto familiare molto riuscito, nei suoi riti e nei suoi tic.
Racconto lieve ma mai superficiale, accompagnato da una vena ispirata di ironia, perfino nelle note che ci spiegano le regole calcistiche con puntuale leggerezza.
31 agosto 2010
Posta indesiderata (SPAM) - consigli
Lo spamming è
l'invio di grandi quantità di messaggi indesiderati (generalmente commerciali). E' messo in atto soprattutto attraverso l'e-mail. Per sua natura lo spam non sarà mai eliminato al 100%, neanche con l'utilizzo di filtri antispam all'apparenza perfetti. Il filtro
antispam offerto dai maggiori server funziona generalmente attraverso
un meccanismo di filtraggio, con un sistema monitorato e aggiornato
centralmente.
Esistono però alcune mail di spam non
generiche, ma mirate e personalizzate: solitamente sono finte richieste
di contributi per persone ammalate, proposte
di amicizia da parte di sconosciuti, richieste di transazioni economiche
a
fronte di ingenti guadagni ecc. Queste e-mail sono difficilissime da bloccare
vista l'impossibilità per un software di distinguerle da vere
richieste di aiuto o amicizia. Solitamente si finisce nel mirino di questo
tipo di spam utilizzando il proprio indirizzo di posta elettronica per acquisti
online da siti insicuri, iscrizioni a newsletter, installazione di software
gratuiti ma che richiedono una registrazione, accedendo a servizi online
gratuiti che richiedono registrazione ecc. In tutti questi casi è consigliabile non
utilizzare il proprio indirizzo di posta principale. E' possibile semmai creare "ad hoc" una casella di posta "a
tempo" che viene cancellata al termine del suo utilizzo.
12 luglio 2010
Hanno tutti ragione, di Paolo Sorrentino
 Libretto da spiaggia. L'idea non è malaccio; la prefazione, ad esempio, è godevole, ma ha lo stesso difetto (e annuncia il difetto principale) del seguito: reitera la formula, che da affascinante che era diventa noiosa. Questo libro è palloso, fondamentalmente. Puntualizzo: il libro "gode" di una brutta scrittura, per scelta dei termini, per coerenza stilistica, per originalità; ma all'inizio glielo si perdona, perchè si pensa che voglia dimostrare qualcosa. Andando avanti, però, il lettore capisce che lo scrittore vuole dimostrare quello che il lettore stesso aveva già capito dalle prime pagine, e così la brutta scrittura ha il sopravvento e, come dice Califano, il resto è noia. I personaggi, che parlano tutti allo stesso modo, sono petulanti e quasi tutti poco credibili. La summa di luoghi comuni sul saper vivere che tutti sparano a mitraglietta, è francamente insopportabile. Intollerabili pure i riferimenti banalissimi sui tempi moderni e sui misteri di Stato. Il personaggio di Alberto Ratto è snervante per quanto è mal descritto e peggio raccontato, e gli ultimi paragrafi sono sociologia spiccia a buon mercato. Insomma: raramente avevo letto un libro così brutto. E dire che Sorrentino regista mi piace. Come dire: perchè non continuare a dirigere bei film?
ioTocco
| inviato da ioTocco il 12/7/2010 alle 14:34 | |
8 aprile 2010
La verità su Bébé Donge di Georges Simenon
Cercando nella mia libreria, tra le cose comprate e non ancora lette, ho scovato questo Adelphi rosso di Georges Simenon. Avendo ben presente che non avrei letto qualcosa del commissario Maigret, copertina gialla e personaggio con il quale il nome di Simenon viene quasi sempre associato, ho portato con me il libro per poterlo leggere in treno, un paio d'ore di percorso in alta velocità. E' così che ho divorato questo racconto, che fatico a chiamare giallo, perché è molto di più. Qui non c'è solo un delitto da esplorare, c'è tutta la sapienza letteraria di Simenon, per il percorso introspettivo di un marito, il signor Donge, alla ricerca della verità su sua moglie, Bèbè, sul loro rapporto e, infine, su se stesso. Mentre la giustizia, inesorabilmente, percorre una strada parallela, che nulla ha a che vedere con gli uomini. La giustizia si nutre solo di fatti e conseguenze. Al signor Donge i fatti non bastano più. Le domande lo incalzano. Le anime si scontrano, in questo splendido racconto, in cui ogni personaggio non è casuale, ed ogni azione può essere riletta in sfumature opposte, fino a conclusioni in antitesi tra loro, come quella che porta la sorella di Bèbè, Jeanne, a dire, senza speranza: "A che serve continuare a porsi domande? Facciamo tutto quello che possiamo..."
30 gennaio 2010
Esce a settembre il nuovo romanzo di James Ellroy, Il sangue è randagio
piccolo grande aggiornamento: il 5 FEBBRAIO 2010 a Bologna, Cinema Lumiere, James Ellroy converserà con Carlo Lucarelli per presentare il suo libro, finalmente in uscita in Italia!!!
Notizia per tutti i fans di James Ellroy! Il 22 settembre 2009 è la data attesa che segna la conclusione della American Underworld Thrilogy. Dopo American Tabloid e Sei pezzi da mille, ecco BLOOD'S A ROVER (Il sangue è randagio), che in Italia uscira per i tipi della Mondadori (€ 22,00).
Nel suo tipico stile provocatorio e insolente, ecco il comunicato che Ellroy stesso ha diffuso alle librerie: “Cari librai, ecco in tutta la sua magnificenza il mio nuovo romanzo,in cui si parla di uomini offesi, Blood’s A Rover. La casaeditrice Knopf lancerà questo libro bomba il 22 settembre. Fino aquella data avete il compito di creare un’ attesa presentandolo come unlibro profondo e coinvolgente. Poi inizierete a propinarlo ai lettori,e allora io arriverò nelle vostre librerie e farò impazzire legioni difan; verrà un sacco di gente e comprerà il mio e altri libri e,nonostante il periodo di magra, faremo tutti una barcadi soldi. Chiaro, no? (…) Leggete il libro. Apprezzatene la grandezza.Cercatemi su Facebook e fatemi sapere cosa ne pensate. Vostro, JamesEllroy”
Si ripartirà dall'imperialismo Usa in America Latina, per seguire ildilagare del Black Power, la morte di J. Edgar Hoover, la presidenzaNixon, interrompendosisull'orlo del Watergate. Ma si ripartirà soprattutto da Pete Bondurant! Io certamente lo comprerò. Sperò sara una... buona lettura ;)
7 dicembre 2009
Revolutionary Road, un film un po' angosciante

Tratto dall’omonimo romanzo di Richard Yates, Revolutionary Road è il nome (quasi profetico) della via di una tranquilla zona della città di New York. In cima alla collina c’è una casetta bianca, un nido da sogno diuna coppia felice dell’America anni ’50, Frank e April Wheeler. I coniugi coltivano uno sfumato anticonformismo, hanno sogni, si sentono meno ordinari degli altri, se non straordinari, e proprio per questo sono speciali agli occhi dei loro vicini e amici. Ma presto qualcosa appassisce, e un nuovo progetto potrebbe ridare fiato e senso alla loro vita: lasciare tutto, una romantica fuga destinazione Parigi. Ecco, questo è grosso modo il filo conduttore di questo non facile film, dai risvolti complessi. La famiglia borghese e felice rimane avviluppata tra desideri opposti e aspettative di una società altrettanto borghese, fino ad entrare in un viluppo di non detti, decisioni non decise, sentimenti non esplosi, trattenuti, in una trama delicata, interessante e un po’ angosciante,laddove dietro quella famiglia è facile vedere i nodi irrisolti di tantissime coppie. Buono il contorno di figure attorno ai coniugi Wheeler, un po’ stereotipata la figura del folle saggio Givins, l’unico che può vedere oltre il conformismo degli altri. Bella l’ambientazione in una Grande Mela provinciale e periferica, scarso l’apporto fornito dai due attori principali, mai troppo credibili. La loro recitazione rischia spesso il melodramma, e se dramma c’è, in questo plot, quello che proprio non serve è la recitazione da filmone drammatico, melensa appunto. (ndr Avrei visto molto bene Nicole Kidman, in quella parte...) Infine: ottimo il finale, che sfuma la voce della signora Givins sul volto impassibile e apparentemente apatico del marito, ma con un sussulto di verità.
23 ottobre 2009
Siamo dei (fragili e imperfetti)
Oggi, scrivendo a due persone a me care, ragionavo sul senso del perdono, parola inflazionata che faccio fatica a riconoscere nel mio vocabolario. Che significa "perdonare"? Chi sa perdonare, chi sa farsi perdonare, chi perdona chi, e per cosa? Si può imparare a perdonare? Non saprei...
Io penso agli esseri umani come a degli dei fragili. Stiamo al mondo
sapendo che moriremo, e questa è la condanna che pesa sulla intera nostra vita, oltre a
quella di sforzarsi di credere a un dio che non si vede e, a volte,
proprio non c'è. Quello che ci rimane è la solidarietà
tra noi. E, per questo, capisco quelle persone che dicono: la cosa che chiedo al mio compagno è di essermi accanto, di esserci.
Di contro, c'è la vita che
preme, la nostra unica vita; e in questo siamo tutti peccatori, pecchiamo nei confronti di
noi stessi per non osare abbastanza, pecchiamo nei confronti dei nostri
cari nel momento in cui osiamo qualcosa di più. E tutto per sentirci
vivi.
In
questo senso, nessuno di noi è un dio perfetto, siamo tutti dei
fragili, la nostra deità è votata alla fedeltà e, per estrema contraddizione, al peccato. Se sei
fedele a te stesso, pecchi nei confronti dell'altro, e viceversa.
Ecco
perchè dobbiamo perdonarci a vicenda. Il vero percorso cristiano delle
nostre esistenze è questo: lo sforzo reciproco e mai finito di comprendere le ragioni degli altri e, se possibile, accettarle. Bel casino...
22 settembre 2009
Diario di... una scoperta sul Web
Solitamente diffido dagli inviti alla lettura di tutto ciò che non è scritto su fogli stampati (e possibilmente rilegati insieme). Insomma, per me la letteratura è un po’ inscindibile dal suo supporto per eccellenza, il libro.
Ho fatto un’eccezione.
La scoperta è avvenuta tramite il solito link su Facebook. La quasi totalità di questi link portano quasi sempre a qualcosa di "poco letterario", video divertenti, notizie, cagate. Questo link no. Sono arrivato ad un blog di Splinder con scarsa convinzione e poco tempo per leggere.
Il titolo però mi incuriosiva:
Un post al mese circa, tutti postati da noauthorname.
Difficile quindi capire chi scriva, ma la scrittura funziona e così mi inoltro. Pagina dopo pagina lo leggo tutto. Ogni mese circa c’è un aggiornamento.
Un progetto letterario a una o più mani (ma probabilmente colui che scrive è uno solo). Un bel ritmo, uno stile preciso, ancora un po’ acerbo, ma per questo più genuino.
Insomma, un diario ma anche un progetto del quale ci è dato sapere il giusto, in attesa del finale.
ioTocco
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operatore
| inviato da ioTocco il 22/9/2009 alle 9:8 | |
3 agosto 2009
Viaggiare con gli animali
E' on line Turisti a 4 zampe, il nuovo sito promosso dal Ministero del Turismo, dedicato a chi viaggia in Italia in compagnia dei propri animali. Sul sito si trova una lista dettagliata di hotel, agriturismi, campeggi, residence e spiagge che accettano gli animali, oltre a tutta una serie di informazioni e consigli utili su come comportarsi con gli animali in vacanza, sulle vaccinazioni, sulle norme che regolano il trasporto degli animali in treno, auto, aereo ecc... Uno strumento utile che intende anche contribuire alla lotta contro l'abbandono degli animali.
16 luglio 2009
Arriva il caricabatterie unico
A partire dal 2010 l'incompatibilità dei caricatori per i telefoni cellulari non sarà più un problema per noi utilizzatori, poiché la Commissione Europea ha invitato i principali produttori di telefonia mobile a standardizzare i caricatori nell'UE, trovando un accordo per risolvere questo problema senza il ricorso a strumenti legislativi. Attualmente, infatti, come tutti noi ci siamo accorti :), nell'Unione Europea esiste in produzione una gran varietà di caricatori per i telefonini, e molti di essi possono servire a caricare soltanto un determinato tipo di telefono cellulare. L'industria s'impegna quindi ad assicurare la compatibilità dei nuovi telefoni cellulari ad un modello unico di caricatore, basato sul connettore Micro-USB come interfaccia per il caricamento. Il micro USB, per intenderci, è l'interfaccia che tutti noi abbiamo imparato a conoscere per connettere le macchine fotografiche digitali al PC di casa e scaricare le foto (almeno per quei PC che non leggono le CARD e per quei sistemi che non hanno il wireless). Le previsioni dicono che la prima generazione di nuovi telefoni cellulari con caricatore intercompatibile arrivi sul mercato UE a partire dal 2010. Attendiamo speranzosi...
ioTocco
| inviato da ioTocco il 16/7/2009 alle 14:33 | |
14 luglio 2009
Aderisco allo sciopero
16 giugno 2009
Il mio MP3
Il mio MP3 è pieno di musica, ma non sono soddisfatto.
E allora perchè non chiedervi aiuto?
Ognuno di voi ha un suo personale MP3, anche solo mentale, dal quale potrei attingere per crearmi una cultura musicale fatta in casa. In questo caso una bloggerOTECA musicale, ecco!
Aiutatemi.
Scrivete nei commenti a questo post le cinque canzoni che non mancherebbero mai nel vostro MP3. Le potrò ascoltare e far mie. Aspetto contributi! :)
Quelle che non mancano mai nel mio MP3 sono:    
17 febbraio 2009
Neppure quando è notte, un romanzo d'esordio
  Il romanzo si apre su
una Roma decadente di fine millennio, in pieno Giubileo.L'Italia, con
la sinistra di governo, sta vivendo un momento storicoparticolare:
all'apparente ripresa economica si contrappongono fenomeniallarmanti
come la malavita, le "nuove povertà", le "vecchie"tossicodipendenze e,
più in generale, lo sbandamento di una nuova generazione.Vivere alla
giornata è l'imperativo che si è dato Franz Maria, la vocenarrante e,
quando arriva nella capitale da una cittadina della Puglia, nontrova di
meglio che farlo tra i reietti della stazione Tiburtina, circondatoda
un caleidoscopio di personaggi uniti in una sorta di "corte dei
miracoli"underground di fine millennio.
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