Diario
29 settembre 2008
CUCCIOLI DA SALVARE
Attenzione: INTERROMPIAMO LE TRASMISSIONI (vedi Derby perso malamente :)) PER UN IMPORTANTE APPELLO. Il testo non è mio; l'ho ricevuto ieri via mail, pubblico l'indirizzo e-mail a cui fare riferimento: rifugiofavorita@libero.it
Oggetto: Palermo, cuccioli bellissimi a rischio avvelenamento cercano casa!!!!
Rifugio <rifugiofavorita@libero.it>
Inviato: Domenica 28 settembre 2008, 8:25:00
Urgentissimo!!! Regalasi cuccioli.
questi cuccioli e la loro mamma sono a rischio avvelenamento, hanno urgentemente bisogno di essere adottati, sono cani di strada e nel posto dove si trovano non sono bene accetti, ne sono stati avvelenati già parecchi, vi prego aiutatemi a salvarli.
per chi fosse interessato contattare il numero 328/2816941.
sono 4 femmine e 2 maschi. Per altre foto non esitate a contattare l'indirizzo e-mail qui sopra ovvero il numero di telefono indicato.
cuccioli
rifugio
Palermo
| inviato da ioTocco il 29/9/2008 alle 8:34 | |
28 settembre 2008
Derby della Madonnina
OGGI SI GIOCA SILENZIO! GENIO AL LAVORO
DISASTRO!
IoTocco Inter derby Ibra Mou
| inviato da ioTocco il 28/9/2008 alle 18:23 | |
26 settembre 2008
Ricordi di lavoro
Come sempre, andando in giro per blog e lasciando commenti, trovo lo spunto per rammentare cose che credevo sepolte. E così, commentando un post sul blog di Nily, mi è venuta in mente la figura di un capo, uno dei primi che ho incontrato nella mia carriera lavorativa.
Era il 1995, lavoravo per l'Istituto Valdese di Palermo. I Valdesi, si sa, sono sempre molto impegnati nel sociale, costruiscono scuole eccellenti e servizi sociali innovativi. Io sperimentavo la figura dell'educatore domiciliare, all'epoca poco conosciuta. Seguivo bambini con vissuti pesantissimi e situazioni a forte rischio, e ogni fine giornata tornavo al gruppo di colleghi, dove il capo cercava di tirare le fila di tutte le schifezze a cui avevamo assistito. Il lavoro era pesante soprattutto per le nostre teste, ovvio. Io ero agli inizi, e mi stavo facendo, come si dice, le ossa. Dopo un anno di lavoro intenso, presi un treno e lasciai tutto. Avevo il mondo davanti e molta voglia di conoscere e sperimentare Prima di partire mi licenziai, e comunicai al mio capo che lasciavo il lavoro:
“Hai lavorato bene, mi disse, ma ugualmente di te non si ricorderà
nessuno nè nessuno ti rimpiangerà mai." "perchè?" gli chiesi. "Perchè
non ne abbiamo il tempo!”
Figo eh? Sapevo che aveva ragione. Del resto, l’ho sempre stimato per la sua schiettezza. E so che lui stimava me. Di quell'anno di lavoro, è questo il ricordo che mi è rimasto più impresso.
Approfitto di questo post per ringraziare tutti: 30000 click! Grazie a chi passa, a chi legge, a chi commenta. Io continuo a mettercela tutta ;)
24 settembre 2008
Furto d'identità on.line e truffe telefoniche - seconda parte
Questo è il secondo dei due post sull'argomento truffe on line. Questa e-mail, giunta a me come ad altre persone, mette in guardia su una nuova truffa. Ritengo di doverla mettere in risalto.
La truffa si sta diffondendo dal Canada con velocità impressionante.
In particolare si tratta di un modo piuttosto furbo per truffare i possessori di carte di credito, poiché questi bastardi hanno già i numeri di serie della carte e quindi NON VI CHIEDONO IL NUMERO DI SERIE DELLA VOSTRA.
Questa mail potrà essere molto utile in quanto una volta capito come funziona la truffa sarete preparati e protetti dal pericolo.
Funziona cosí.
La persona vi chiamerà al telefono dicendo:
"Buongiorno, mi chiamo (Nome e Cognome) e La sto chiamando dall'ufficio antifrodi della VISA (oppure Mastercard, American Express, ecc.).
La mia matricola di funzionario VISA è la 12460.
Le telefono perché la Sua carta è stata segnalata dal nostro sistema di sicurezza per aver fatto un acquisto insolito e io sono qui per verificare insieme a Lei se si tratta di qualcosa di illegale oppure no.
Guardi, si tratta della Sua carta di credito VISA emessa dalla Banca.........
( vi dirà il nome della Vostra Banca)
Lei ha per caso acquistato recentemente dei biglietti aerei (o qualsiasi altra cosa) per 497.99 dollari (oppure Euro) da una società via Internet che ha sede in ....... ?"
Mentre voi risponderete di no, il falso funzionario continuerà dicendo:
"Guardi, Le spiego brevemente, si tratta di una società che stiamo tenendo d'occhio poiché effettua degli addebiti tra 297 e 497 dollari (Euro) per volta e restando sotto i 500 dollari non è facilmente controllabile, dato il gran numero di transazioni che effettua ogni giorno in tutto il mondo.
Ad ogni modo, se Lei mi conferma di non aver effettuato con la sua carta nessun acquisto Internet per biglietti aerei di questo importo, con il suo aiuto abbiamo potuto appurare che si tratta di un tentativo di frode e così questa somma Lei la vedrà addebitata sull'estratto conto del mese ma le
verrà contemporaneamente eseguito lo storno per lo stesso importo non dovuto, così alla fine il saldo sarà pari.
L'estratto conto verrà inviato come al solito al Suo indirizzo che ci risulta essere Via........., è corretto ?"
E voi direte ovviamente di sì...
Allora lui/lei continuerà dicendo:
"Ok, a questo punto apro una pratica interna antifrode. Se Lei avesse qualsiasi domanda o chiarimento da chiederci, chiami il nostro numero verde 800 ........ e chieda dell'ufficio antifrodi Internet: quando un mio collega le risponderà, abbia cura di dargli il codice di questa pratica che è il .............. (vi darà un numero a sei cifre) così che potrà rispondere a tutte le sue domande. Ha annotato il codice della pratica? Vuole che glielo ripeta?"
A questo punto inizia la parte IMPORTANTE della truffa.
il falso funzionario vi dirà:
"un'ultima cosa ancora. Avrei bisogno di verificare se lei è davvero in possesso della sua carta: ce l'ha in mano in questo momento ?
Ok, allora dia uno sguardo ai numeri che trova sul retro: se guarda bene vedrà due numeri, uno di quattro cifre che è una parte del numero di serie della carta e l'altro di tre cifre (Codice di Sicurezza) che dimostra che Lei è in possesso della carta.
Queste ultime tre cifre sono quelle che vengono normalmente utilizzate per gli acquisti via Internet, poiché sono la prova che Lei possiede fisicamente la carta.
Me li può leggere per favore ?"
Una volta che glieli avrete letti, lui dirà:
"Ok, codice corretto. Avevo solo bisogno della prova che la carta non fosse stata persa o rubata e che ne eravate ancora fisicamente in possesso.
Ha qualche altra domanda da farmi ?"
Dopo che voi avete risposto di no, lui risponderà:
"Molto bene, La ringrazio della collaborazione. In ogni caso non esiti a contattarci per qualsiasi necessità: buongiorno."
E metterà giù il telefono.
Da parte vostra vi sentirete sollevati... hanno tentato di truffarvi, ma il solerte servizio antifrodi della VISA vi ha salvati in tempo.
In fondo non gli avete detto quasi niente di importante e lui non vi ha mai chiesto il numero della carta...
INVECE HA GIA' INCASSATO I VOSTRI SOLDI !
Già, perché gli avete letto i tre numeri del codice di sicurezza e
CERTAMENTE li ha già usati per addebitare la vostra carta.
Infatti quello che i truffatori vogliono è proprio il codice di sicurezza a tre cifre sul retro della carta: gli altri dati se li erano già procurati, compreso il titolare, la data di emissione, di scadenza, il numero di serie della carta e persino il vostro indirizzo....
Mancava solo il codice di sicurezza !
Se vi dovessero chiamare con le modalità appena descritte, non date nessun riferimento e ditegli che chiamerete direttamente la VISA (oppure Mastercard, ecc.) per la verifica della conversazione:
le società che emettono le carte di credito NON VI CHIEDERANNO MAI DEI CODICI:
LORO LI CONOSCONO PRIMA DI VOI !!!
22 settembre 2008
furto d'identità on line e phishing
Una piccola parte del mio blog è dedicata alla prevenzione sulle truffe, in casa, in strada, on line. I post sono archiviati nella rubrica "Tutto fa blog", ovvero è possibile cliccare sul tag "truffa" nella barra o nella nuvola dei tags.
Dedico pertanto i prossimi due post all'argomento truffe on line, e ad una particolare truffa, che viene chiamata FURTO DELL'IDENTITA'
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Che cos'è il furto d'identità via e-mail?
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Il furto d'identità via e-mail è una forma di attività illegale, perpetrata da truffatori specializzati nei furti d'identità e finalizzata all'acquisizione, ai fini della frode, di dati personali, quali password, numeri di conto corrente e di carte di credito.
Gli autori delle frodi si presentano come rappresentanti di un'azienda o di un'istituzione inviando messaggi di posta elettronica apparentemente ufficiali o provenienti da siti sicuri.
Il furto d'identità via e-mail
è un'attività illegale on-line attuata da truffatori del Web è un tentativo di indurre a divulgare informazioni riservate come password e numeri di conto
può portare al furto d'identità
può portare al prosciugamento dei conti bancari della vittima
può portare all'uso fraudolento delle sue carte di credito può portare alla vendita dei suoi dati riservati ad altri truffatori che cercheranno di frodare i suoi conti finché la persona danneggiata non si accorgera di essere una vittima
Qual è la metodologia di attacco del furto d'identità via e-mail?
Gli autori delle frodi tentano di indurre i consumatori a rivelare le proprie password e i propri numeri di conto inviando falsi messaggi di posta elettronica collegati a falsi siti Web che in apparenza si presentano esattamente come i siti di note società.
I siti degli istituti bancari sono quelli maggiormente contraffatti dagli autori delle frodi.
Come fare per evitare di diventare una vittima del phishing
Acquistare un software per la protezione dotato di una funzione di tutela contro i furti d'identità
Acquistare un software di protezione dotato di una funzione di guida per la sicurezza sul Web
Non rispondere mai a messaggi di posta elettronica non richiesti che invitano a "verificare" o "confermare" i dati relativi ai propri conti
Ricorrere al proprio buon senso e dubitare di qualsiasi richiesta relativa a numeri di conto corrente e di carte di credito
19 settembre 2008
OVERDOSE DI QUOTIDIANI
 Oggi ho comprato e letto, nell'ordine:L'UNITA' REPUBBLICA + VENERDI' IL MANIFESTO LA STAMPA IL CARLINO IL DOMANI di Bologna IL BO IL CORRIERE DELLA SERA LA GAZZETTA DELLO SPORT HO GLI OCCHI CHE MI GIRANO E IL CERVELLO FUSO
DOMANI TOPOLINO E TEX WILLER
ioTocco
| inviato da ioTocco il 19/9/2008 alle 23:48 | |
18 settembre 2008
E' morto Leo De Berardinis
Ho appena appreso, da uno splendido post di Lucilla, che dopo 7 anni di coma a seguito di un intervento chirurgico, si è spento questa mattina LEO DE BERARDINIS, attore e regista tra i più significativi nel panorama italiano. Questo post è il mio modo per onorarne il nome e la memoria.
14 settembre 2008
Priebke ospite in giuria al concorso delle miss
L’idea di invitare il criminale di guerra Erich Priebke è venuta a tale Claudio Marini, 35
anni di Frosinone. Uno che le ha provate tutte pur di raggiungere uno
strapuntino di notorietà.
L’anno scorso come presidente della giuria
del suo concorso di bellezza «giunto ormai alla nona edizione» si era
dovuto accontentare di Fabrizio Corona.
Priebke è apparso così in videoconferenza, perchè il Giudice di sorveglianza gli ha negato il permesso e lui non ha potuto lasciare gli arresti domiciliari di Roma.
Per approfondire l'articolo invito a leggere qui.
Claudio Marini, dunque. Registriamo bene questo nome, perchè il tizio in questione vuole notorietà, quindi è giusto che l'abbia.
CLAUDIO MARINI CLAUDIO MARINI CLAUDIO MARINI
Lascio a chi legge ogni commento, ma il nome ci deve rimanere impresso insieme alle gesta di questa ennesima testa non pensante.
24 marzo 1944 - Strage alle Fosse Ardeatine, cave di
pozzolana situate a due chilometri oltre Porta San Sebastiano,
prescelte da Kappler per compiere la vendetta decisa da Hitler e dal
comando militare tedesco in Italia, per l'attacco partigiano di via
Rasella. Vengono uccisi con un colpo alla nuca, nei tempi calcolati e
programmati con meticolosità, in circa cinque ore, dal primo pomeriggio
alle venti, 335 italiani, di ogni età e di varia condizione sociale,
patrioti e rastrellati per caso, 75 ebrei soppressi solo per odio
razziale. Undici delle vittime sono rimase senza nome, per due non si è
certi della identità attribuita. Una strage da tenere segreta, la
notizia diffusa solo il giorno dopo senza comunicare i nomi degli
uccisi e il luogo dell' esecuzione, gli ingressi delle gallerie
preclusi e celati dal crollo del terreno provocato facendo esplodere
per quattro volte cariche di dinamite. Nell'avviare i destinati al
massacro erano stati scelti tra i prigionieri di via Tasso, del III
braccio di Regina Coeli e della pensione Oltremare, sede della "polizia
speciale" di Pietro Kock. 285 da Kappler, 50 dal questore Caruso e da
Koch per completare la lista su richiesta di Kappler. Dopo
l'esecuzione, rifacendo il conto delle vittime, queste risultarono, per
gli errori compiuti durante la selezione dei detenuti, 5 in piu' del
previsto (sarebbero state 6 se il disertore austriaco Joseph Reider,
unico straniero inserito tra i destinati a morire, non fosse riuscito a
fuggire pochi istanti prima di essere avviato all' esecuzione. Priebke fu prima condannato a 15 anni, poi ridotti a 10 per motivi di età e di salute; poi, nel marzo1998, la Corte d'Appello militare lo condannò all'ergastolo, insieme all'altro ex membro delle SSKarl Haas. La sentenza è stata confermata nel novembre dello stesso anno dalla Corte di Cassazione; a causa della sua età avanzata, a Priebke sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Per non dimenticare!
14 settembre 2008
C'è solo un Walter Zenga!
UOMO RAGNO AUTO-STOP! :-)

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Campionato 2008/2009 2a giornata |
Sabato, 13 Settembre 2008 - 20:30 |
Inter 2
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Catania 1
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12 settembre 2008
12 settembre
SETTE ANNI FA, ALLE 12, LA STESSA ORA DELL'ATTENTATO DEL GIORNO PRIMA, FURONO FATTI RISPETTARE TRE MINUTI DI SILENZIO, CHE CI SEMBRARONO ETERNI E CI SCOSSERO L'ANIMA. NON VOLENDO PUBBLICARE NULLA L'11, PER RISPETTO AI FATTI E AI MORTI, PUBBLICO OGGI LE PAROLE CHE SCRISSI IL 12 SETTEMBRE 2001, DOPO QUEL MINUTO DI SILENZIO.
Ieri
notte, alle quattro e dieci, Gabriella mi ha svegliato, mi ha detto
"corri subito fuori". Sono uscito al balcone e ho visto una macchina e
due motorini che bruciavano, con i pompieri e la folla, e soprattutto
le luci, in piena notte: quella del fuoco e quella della fotoelettrica.
E poi fumo. Tanto.
Preso dal sonno e dalla sorpresa ho tentato un
ragionamento: "ma quella è la mia macchina", ho detto. Gabri ha voluto
rassicurarmi: " ma che cazzo dici, guarda che è la mia! La tua è
posteggiata più dietro". Effettivamente questo mi ha rassicurato. Siamo scesi giù e abbiamo scoperto che non era né la mia, né la sua, e questo ci ha rassicurati entrambi. Stamattina ho saputo che era stato il piromane di Bologna, e mi sono chiesto tra me e me: "ma come gli va?.". Mi
sono tranquillizzato del tutto, perché ieri notte pensavo invece a un
attacco o a un attentato, e il fatto che avessero preso la mia macchina
mi sembrava del tutto naturale. Prima o poi doveva toccarmi, mi sono
tolto il pensiero. Sempre stamattina, alle dodici, ho voluto
osservare i tre minuti di silenzio in segno di lutto. Mi sono collegato
a Radio Bruno e siamo stati tutti e due in silenzio, io e Radio Bruno.
Poi lei ha attaccato a cantare Imagine, e mi è venuta la pelle d'oca.
Sta tragedia mi ha colpito, lasciandomi muto. Cioè, il problema è che non ho saputo più cosa dire. Mi
sono anche chiesto mentalmente: "perché hai fatto tre minuti di
silenzio? non li avevi mica fatti in altre occasioni, quelle che
riguardavano le tragedie di serie B, cioè tutte quelle non accadute a
cittadini americani." Il problema è che non lo so. Credo che il mio
silenzio, quello dei tre minuti, ma anche quello delle parole che non
mi vengono più, sia dovuto alla storia. Ma non alla storia degli
americani violentati nella loro terra, e neanche alla storia degli
afgani che tra poco saranno ammazzati per vendicare gli americani
violentati nella loro terra. Il mio silenzio è dovuto al peso della
storia, al fatto che, è chiaro, tra poco ci sarò dentro anch'io, con la
mia macchina che non è ancora bruciata, con i miei parenti lontani, con
il mio futuro che non ho ancora costruito. Sarò dentro la storia con
tutto questo e mi sento decisamente impreparato. Ricordo mio nonno durante la seconda guerra, anche lui era dentro la storia, quella dei libri, quella pesante. Io spero che noi tutti avremo qualcosa da raccontare, dopo. E che non siano altre tragedie.
Forse
i tre minuti di silenzio erano dovuti a questo: preghiamo per tutti i
morti del mondo, stiamo in silenzio contro il terrorismo islamico e
contro quello cattolico, contro chi in questi anni ha coltivato le sue
relazioni internazionali, arricchendosi con i soldi degli Emirati
Arabi, a Bologna come in tutto il mondo, e ora deve difendere i suoi
quattrini dai loro antichi proprietari. Rettori, politici, gente di alto livello. Questa gente sicuramente saprà come comportarsi di fronte al peso della storia.
8 settembre 2008
Un giorno perfetto
Che fare di meglio in una delle rare sere libere da impegni familiari? Andare al cinema a rilassarsi. Bene. Ho scelto il film sbagliato.

Tempo fa ho conosciuto per lavoro un professionista, persona seria, composta, appassionato alla sua professione. Qualche mese dopo ho avuto modo di incontrare di nuovo il suo nome, sul giornale: aveva ucciso la figlia e si era suicidato. Nei giorni seguenti si scavò sulla sua personalità di uomo molto violento, di come aveva vessato e minacciato la sua famiglia, delle denunce inutilmente deposte dalla moglie...
Il film di Ozpetek è una bastonata tra capo e collo; in realtà, se qualcuno mi avesse preso a pugni, mi avrebbe lasciato meno dolore. La storia è quella di un marito, ormai ex, che non smette di rincorrere la donna che ama, ma lo fa con i mezzi di cui dispone, quelli della violenza, verbale e fisica. Ozpetec è bravo a sfruttare i "suoi" attori, buoni per il compito assegnato. Il resto è lavoro sapiente di regia, nello sfruttare continui primi piani, nell'utilizzo del parlato e del silenzio. Si segnala una bella prova di Monica Guerritore. La storia è tratta dall'omonimo racconto della Mazzucco, di cui non ho letto il libro. Si ha l'impressione che la figura dell'uomo, in genere, ne esca alquanto malconcia, contrapposta ad una rete solidale di donne forti, che sopravvivono al loro destino. Donne con destini di abbandono. Roma è il centro di questo mondo sfilacciato, in cui i giovani cercano di far emergere una voglia di vita che gli adulti non hanno più, così presi dai "debiti" contratti nella vita già vissuta.
Il racconto corale non è sempre brillante, troppi personaggi, orchestrati in maniera sufficiente; ma tanto basta per far scorrere un film che prende l'anima e la strapazza. Fino alla fine, attesa, ma ugualmente, tremendamente, dura da digerire.
Stanotte non ho chiuso occhio. La prossima volta, Kung Fu Panda!
5 settembre 2008
Gli HAPPY DAYS 30 anni dopo
Ricordate i Cunningham? La famiglia borghese degli anni '50 che viveva nella città di Milwaukee? Howard Cunningham, proprietario di un negozio di ferramenta, sua moglie Marion,
casalinga, e i due figli adolescenti, Richie e Joanie? Ebbene sì, parlo della madre di tutte le sit-com, HAPPY DAYS. Tra i personaggi principali di Happy Days c'erano anche i migliori amici di Richie, Ralph Malph e Potsie, ma soprattutto c'era Arthur Fonzarelli, detto Fonzie, meccanico rubacuori con il giubotto di pelle e la moto sempre sotto il sedere.
La mia generazione è cresciuta a pane ed Happy days, una serie che vista oggi fa tenerezza per il suo buonismo, per l'innocenza dei temi e dei personaggi. Ma a metà anni '70 (la sit-com andò in onda dal 1974 al 1984) il mito dei bambini era proprio Fonzie il duro, anche se tutti ci sentivamo molto Richie Cunningham! :-)
Ebbene, cosa ne è oggi di quei personaggi? Giorni fa c'è stata una rimpatriata proprio a Milwaukee, dove è stata inaugurata la statua di bronzo di Fonzie. Così mi è venuto il trip di andare a vedere come sono oggi i personaggi di un tempo, e... ma basta chiacchiere: guardate anche voi!
Ron Howard - Richie Cunningham
 
Henry Winkler - Fonzie
 
Tom Bosley - Howard Cunningham
 
Marion Ross - Marion Cunningham
 
Erin Moran - Joanie
 
Anson Williams - Potsie

Donny Most - Ralph Malph
 
e infine... questi erano gli Happy Days!!!

| inviato da ioTocco il 5/9/2008 alle 8:29 | |
2 settembre 2008
Enzo il mugugnone
L'elenco delle chiavi di ricerca di ShinyStat è sempre una sorpresa. Le persone entrano nei nostri blog, cercando le cose o le persone più disparate, e ci sono argomenti sui quali mai avrei pensato di aver scritto.
La passione per le chiavi di ricerca non è solo mia. Altri blogger hanno dedicato una rubrica intera all’argomento. Tant’è… è davvero divertente andare a curiosare: cosa ha cercato oggi la gente?
Tra le chiavi di ricerca di agosto ce n'è una, in particolare, che mi ha sorpreso. E’ la seguente:
"ma per riuscire ad amarti così ho dovuto uccidere, ho dovuto attribuirti le tue responsabilità".
Da non crederci, eh? Poesia, passione, pathos. Cerco di immaginare la persona che ha digitato questa intera frase su Google, ed è giunta al mio blog. Chissà che cosa avrebbe voluto trovare.
E' il mistero della comunicazione in rete, dove si comunica con persone che restano conoscenze virtuali, ovvero si scrive per chi legge, senza sapere bene CHI E' che ci legge!
Alle volte, invece, accade che la comunicazione sul web si faccia talmente intensa da sembrare più reale del re. E' ciò che ho pensato, trovando tra le chiavi di ricerca sul mio blog la seguente voce: enzo il mugugnone.
Mi si è acceso il sorriso: Enzo è quella fantastica persona che noi blogger del Cannocchio ormai conosciamo bene, a cui tutti vogliamo un gran bene. Un blogger con mille blog, si definisce. Perché Enzo in realtà non ha un suo blog, ma nei nostri si sente come a casa propria. E noi arricchiamo i nostri blog con i suoi commenti, sempre ispirati. Genovese di origini sicule, uomo con valori forti, splendido papà, Enzo ama definirsi vecchietto, ma nessuno gli crede. E’ il suo vezzo. Un altro suo vezzo è il “mugugno”, che non si fa mai mancare perché, dice, è gratuito. Proprio genovese, quindi! :-) Però è una memoria storica di prima qualità, sempre pronto a raccontare le storie del passato, che sono delle perle. Un giorno, gliel’ho scritto, mi piacerebbe racchiuderle tutte in un racconto. Sarebbe un libro di istantanee, un po’ in bianco e nero, un po’ a colori. Sono certo che andrebbe a ruba. I guadagni, Enzo, cinquanta e cinquanta, però!
1 settembre 2008
Il voto a scuola e i sistemi educativi del tempo che fu
La ministra Gelmini ha deciso di reintrodurre il voto a scuola: non più quei giudizi come sufficiente, mediocre, buono, ottimo, ma numeri, con valore universale in una scala da 1 a 10.
Mi ricordo di quel giudizio che davano alla scuola media: DISTINTO. Non capivo cosa significava, ma calcolavo che stava tra Buono e Ottimo, quindi non doveva essere poi una parolaccia.
Invece, i voti tutti li comprendono: o vali 3, oppure vali 8. 7 è meno di 9 ma è meglio di 6.
Se alle medie avevo i giudizi, alle scuole elementari, invece, c'erano ancora i voti.
Mio padre aveva deciso di premiare i nostri voti con moneta sonante (erano i sistemi educativi di quel tempo, metà anni 70), ed aveva strutturato una graduatoria vera e propria:
il 10 era ripagato con una carta da 500 lire (un'ambizione che avrebbe portato chiunque alla felicità!) il 9 valeva 300 lire l'8 era quotato 200 lire il 7 voleva dire lire 100 il 6 cinquanta lire
Poi c'era una nota: se la maestra scrive VISTO, venti lire.
E sì!... perchè a volte la maestra scriveva sul foglio solo una grande V, che poi seppi significava Visto. Senza voto. E ci si rimaneva talmente male che mio padre decise, in qualche modo, di premiare anche la V grande. Con venti lire ci prendevi due volte l'ascensore, del resto!!!
ioTocco
pedagogia
voto a scuola
| inviato da ioTocco il 1/9/2008 alle 9:37 | |
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